Breve storia dell’autoscontro
Una pista quadrata (o rettangolare), piccole auto biposto e speciali paraurti di gomma che rendono gli scontri divertenti e non pericolosi. Sono i pochi elementi capaci di dare vita ad una delle mete più battute di ogni luna park: l’autoscontro. La nascita di questa giostra risale a quasi un secolo fa. I primi modelli di vetture per autoscontro utilizzavano addirittura motori a scoppio, presto abbandonati in favore di motori elettrici alimentati da una rete elettrificata a maglie spesse posta a circa 2,5 metri dalla pista. A differenza delle altre attrazioni, l’autoscontro si basa fortemente sull’interazione tra i suoi utenti. Ogni giro si trasforma in un momento di incontro e di aggregazione, in cui sfoggiare la propria abilità nello schivare gli altri o approfittare del contesto per creare scontri spassosi e originali.